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Alimentazione e mal di schiena, ecco spiegati alcuni dolori e quali sono i rimedi per vivere meglio

Aggiornamento: 25 feb 2022

Secondo un’indagine americana l’alimentazione è una delle cause della maggior parte dei mal di schiena anche se, è bene ricordare, che questo solitamente è associato a più concause.

Eppure è rarissimo che il mal di schiena venga associato all’alimentazione.



Ad oggi il mal di schiena “meccanico” è il principale imputato. Proprio così.

Come ho scritto nel precedente post (https://www.osteopatiaspalvieri.com/post/mal-di-schiena), le cause del mal di schiena sono molte e di tipo meccanico e, tra queste, ho di certo inserito anche l’alimentazione.


Molto spesso, in un mal di schiena, le cause meccaniche sono associate ad un’alimentazione errata, sbilanciata o insufficiente.


Negli ultimi 70 anni la nostra alimentazione è cambiata a favore di cibi poveri di nutrienti, cibi surgelati, cibi precotti, cibi economici o già pronti (take away o fastfood).

Mancanza di tempo, vita da single, gusti personali, facilità e rapidità di preparazione sono solo alcune delle ragioni che portano in tavola, sempre più spesso, questi tipi di cibi moderni.


Queste nuove abitudini, associate al poco movimento, generano risposte da parte del sistema nervoso centrale che portano ad un malfunzionamento generale del corpo.

Però il corpo è una macchina perfetta, giusto?

E allora, cosa accade quando il normale equilibrio fisico viene meno?

Accade che il sistema si adegua apportando modifiche di tensione nei muscoli volontari e involontari, tutto al fine di mantenere un equilibrio precario al minor dispendio energetico.


“Nello specifico, in che modo l’alimentazione produce il mal di schiena?”


Ci sono vari modi in cui quello che mangi può contribuire a causarti mal di schiena.

Vediamo i 5 principali modi:



1. L’intestino è direttamente connesso al tratto lombare della colonna


L’intestino è letteralmente attaccato alle vertebre lombari, laddove attaccano anche il muscolo ileopsoas e il diaframma!


Se l’intestino si infiamma puoi immaginare come questi collegamenti diretti possano espandere a macchia d’olio l’infiammazione andando a coinvolgere tutte le strutture alle quali sono connesse…compresa la colonna!


Hai mai sentito dire che nel corpo il tutto è connesso al tutto, ovvero, che le strutture nel corpo sono tutte collegate tra loro?

Bene, adesso ti faccio capire cosa succede nell’ambito del mal di schiena quando si parla di alimentazione: un aspetto “automatico” di cui non si prende mai considerazione in fatto di alimentazione errata e malfunzionamento intestinale è il riflesso addome/lombare.


La cavità intestinale è racchiusa fra quattro strutture:


1. diaframma (sopra)

2. pavimento pelvico (sotto)

3. parete addominale (davanti)

4. colonna lombare (dietro)



Detto ciò, quando abbiamo un rigonfiamento dell’intestino, questo preme nelle quattro direzioni descritte qui sopra. Come un palloncino che si gonfia, superiormente andrà a comprimere il diaframma riducendone l’escursione e accorciando la respirazione.

Inferiormente andrà a comprimere i visceri sottostanti e il pavimento pelvico creando tensioni membranose (che possono creare a loro volta altre disfunzioni).

Anteriormente e posteriormente ci sara una spinta sull'addome e sulla colonna.


Nel frattempo il sistema nervoso si allerta per queste tensioni membranose e, cosa fa?

Per fare spazio a questo “palloncino” gonfio, riduce il tono addominale creando uno “spanciamento” con lo scopo di ridurre le compressioni in atto…ma una dilatazione addominale produce di riflesso una contrazione della muscolatura lombare per mantenere a piombo il baricentro del corpo…e quindi nascono le prime tensioni muscolari a carico della colonna che, se ignorate, diventeranno delle vere e proprie contratture.


Assurdo vero? Eppure è così…



2. Lo stomaco e l’intestino sono connessi al tratto dorsale della colonna


Ti è mai successo di mangiare tanto e sentire un fastidioso dolore o una tensione eccessiva tra le scapole dopo aver consumato il pasto?

Magari, ora che te l’ho chiesto, ci farai caso la prossima volta…

Apparentemente può sembrare molto strano ma in realtà è molto semplice da spiegare.

Lo stomaco e l’intestino sono connessi direttamente al diaframma e ai muscoli interscapolari.

Se una persona ha l’abitudine di abbuffarsi o mangiare male le può capitare di accusare dolore nella parte dorsale della schiena arrivando ad avere vere e proprie contratture nei muscoli intorno alle scapole.

Questo perché, come ti ho accennato prima, e come avrai sentito dire più volte, il tutto è connesso al tutto.



3. Bere poca acqua può provocare, tra le altre cose, mal di schiena!


Sembra banale ma, in realtà, è più logico di quanto pensi e adesso ti spiego il perché: il nostro corpo è fatto per il 70% d’acqua e ormai la scienza ha ampiamente dimostrato che per funzionare al meglio il corpo deve essere perfettamente idratato.

I tessuti più ricchi d’acqua sono cervello, muscoli e sangue.

Se c’è scarsità d’acqua, il corpo dove la va a prendersela secondo te?

Dal tessuto meno importante ai fini della sopravvivenza tra questi: il muscolo!

Un muscolo disidratato lavora male ed è più dolente…ecco spiegato in maniera molto semplice il mal di schiena da carenza d’acqua.


"Ma quanta acqua bisogna bere per idratare correttamente il corpo?"

Per risponderti a questa domanda ti rimando ai calcoli che ho indicato nel precedente post sul mal di schiena alla sezione ALIMENTAZIONE.



4. Infiammazione alimentare


Studi scientifici hanno scoperto che ci sono delle molecole che il nostro corpo non tollera bene.

Ad esempio il glutine e il lattosio (a tal propostito ti invito a leggere un libro molto piccolo e semplice scritto dal numero 1 del tennis mondiale: “IL PUNTO VINCENTE” di Novak Djokovic).

Molte persone sono allergiche o intolleranti al glutine e al lattosio…ma non lo sanno!

La maggior parte delle persone non ne è consapevole di queste allergie e intolleranze e questo causa irritabilità al colon, gonfiore di stomaco, diarrea o stipsi e in ultimo…mal di schiena.


“Ma come faccio a capire se il mio mal di schiena è causato da questo aspetto?”


Nel mio studio, attraverso test chinesiologici, io e i miei pazienti cominciamo a comprendere quali sono i cibi che alterano il normale equilibrio dell’intestino.


Senza test clinici, capire con certezza al 100% quali sono i cibi che ti provocano mal di schiena, richiede del tempo a causa delle tante variabili in gioco.

Tuttavia puoi fare 2 cose: capire se il tuo mal di schiena è dovuto in generale dall’alimentazione e

capire, a grandi linee, quali sono le abitudini alimentari a scatenarlo.

Vediamo insieme questi due aspetti.


1 - Se il mal di schiena è localizzato in maniera netta sempre in un punto specifico, magari a seguito di un movimento che fai, allora con molta probabilità non è dovuto a quello che mangi.

Se, al contrario, hai un mal di schiena molto incostante e non localizzato, bensì diffuso e se, soprattutto, lo avverti nelle ore successive ai pasti, con molta probabilità è conseguente all’alimentazione.


Questa teoria è ovviamente un “fai da te” che puoi mettere in pratica nel mentre attendi di effettuare i test clinici opportuni.


2 - Il passo successivo è cercare di individuare qual è il tipo di dieta che causa mal di schiena: in questo caso l’unico percorso è procedere per tentativi.

Ci sono alcune categorie di alimenti che, se assunti in maniera eccessiva, tendono a provocare infiammazione, eccotene 3.


1° CATEGORIA DI ALIMENTI: CIBI MOLTO RAFFINATI


Più un cibo è lontano dal suo stato a cui si trova in natura più è alta la probabilità che provochi infiammazione.

I cibi ricchi di zuccheri come i carboidrati complessi (farine bianche ed integrali tipo pasta, pane, pizza, grissini, cracker, fette biscottate, tarallucci e quant’altro), lo zucchero bianco, i latticini e tanti altri alimenti che all’interno dei loro ingredienti hanno zuccheri aggiunti, sono tutti alimenti che assunti in grande quantità non fanno bene.

L’evoluzione dei cibi è andata molto più veloce dell’evoluzione dell’uomo.

L’uomo in origine si cibava di frutta, verdura, semi, radici, legumi, cereali, poca carne, pesce, uova.


Tra i cibi raffinati c’è da porre attenzione alle ultime mode alimentari!

Caffè decaffeinato, pasta o pane senza glutine, latticini delattosizzati e burro chiarificato (seppur quest’ultimo è il meno dannoso all’organismo) sono tutti cibi che vanno incontro a processi chimici che impoveriscono l’alimento e, talvolta, lo rendono anche dannoso all’organismo…


2° CATEGORIA DI ALIMENTI: CIBI RICCHI DI FIBRA


La fibra alimentare fa bene, serve a ripulire l’intestino e a evacuare correttamene ma, come ogni eccesso, se si esagera può avere un effetto collaterale di infiammazione e successivo gonfiore.

I legumi, per esempio, andrebbero consumati regolarmente ma in quantità ridotte per via del loro alto apporto di fibre.


3° CATEGORIA DI ALIMENTI: CARNE


Non c'è che dire, una succulenta fiorentina accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso mette proprio di buon umore! Ma una volta tanto...

Consumare troppa carne può portare infiammazione e essere addirittura cancerogeno.

L’uomo è onnivoro e, se guardiamo l’apparato digerente dei carnivori, troviamo che è molto corto in confronto a quello dell’uomo.

Madre natura ha pensato a tutto!


Dunque, queste che ti ho elencato sono 3 macro categorie di alimenti che possono dare fastidio a stomaco, intestino e causare mal di schiena.

Non vorrei però essere frainteso e essere considerato un’estremista.

Ogni persona comunque è unica, quello che fa male a me potrebbe non farlo a te e viceversa, ecco perché è importante che TU effettui tutte le prove su di te senza affidarti a consigli di altre persone non competenti.



Ora ti do tre consigli su come migliorare di netto il tuo stato di salute usando l’alimentazione.

Sono i primi tre passi che ho usato io per diventare quello che sono attraverso l’instaurazione di sane abitudini alimentari.

Ricorda che leggere questi consigli non migliorerà la tua vita. Solo se metti in pratica TUTTI I GIORNI uno stile di vita salutare avrai i tuoi effetti, altrimenti…


Diceva Albert Einstein: “se continui a fare ciò che fai otterrai sempre lo stesso risultato. Se ambisci a risultati diversi devi fare cose nuove!”



Consiglio numero uno: elimina selettivamente una categoria di alimenti per almeno tre settimane.


Evitare di mangiare un certo tipo di alimento, ad esempio il glutine, per tre settimane ti metterà nelle condizioni di capire che effetto ha sul tuo corpo.

A turno puoi eliminare i latticini (latte, ricotta, mozzarella, formaggi freschi, parmigiano, formaggio spalmabile, fiocchi di latte, yogurt, burro, panna), il glutine (pane, pasta, pizza, cracker, grissini, fette biscottate e qualsiasi tipo di farina bianca e integrale, kamut, segale, orzo, farro, avena), legumi (arachidi, ceci, fagioli, fagiolini, fave, carrube, lenticchie, lupini, piselli, soia, taccole), caffè, bevande gassate, alcolici.


Per comprendere al meglio cosa significa quanto sopra ti dico che, quando ho eliminato il glutine dalla mia alimentazione, ho avuto (già dopo cinque giorni) la netta sensazione di svegliarmi meglio al mattino e di avere un livello di energia alto e costante nell’arco di tutta la giornata senza alcun “colpo di sonno”. Immagina cosa è accaduto quando ho eliminato tutti gli alimenti che ti ho descritto qui sopra.


“Eh vabbè, ma allora cosa mi rimane da mangiare?!?”…

Di’ la verità, l’hai pensato eh? Eppure io sono vivo e vegeto, godo di eccellente salute e faccio uno sport intenso cinque giorni a settimana. Evidentemente c’è tanto altro da mangiare…



Consiglio numero due: una volta a settimana salta la cena e la colazione del giorno successivo.


Come se facessi una pulizia totale, un reset del tuo intestino. Bevi tanta acqua quando hai la sensazione di fame. Pensa che stai purificando il tuo corpo. Puoi farlo tranquillamente.

Esistono molte teorie sul digiuno e, per questo, ti invito a documentarti ulteriormente se decidi di inserire regolarmente questa pratica nelle tue abitudini quotidiane.

In linea di massima, per il discorso che stiamo affrontando in questo post, una volta a settimana non toccare cibo per 16 ore. Se per te è troppo impegnativo puoi iniziare facendolo una volta ogni 15 giorni.

Io, ad esempio, lo faccio quando torno tardi dal lavoro: con la scusa della stanchezza, arrivo a casa, mi faccio una doccia e mi infilo nel letto con una bella e profumata tazza di tisana calda e un buon libro.

Basta solo un po’ di forza di volontà e il gioco è fatto.


IMPORTANTE: il digiuno è una pratica molto efficace se inserita all'interno di un contesto controllato e in regime alimentare corretto.

Se mangi spesso male e un giorno decidi di digiunare in preda a qualche stramba idea, sappi che così non serve assolutamente a nulla!!! Anzi, al contrario, rischi di innescare risposte fisiche che ti portano all'opposto delle tue più nobili intenzioni!!!


Consiglio numero tre: bevi una quantità di acqua appropriata al tuo peso.


Come ho indicato nel precedente post sul mal di schiena, puoi fare un calcolo approssimativo ma molto efficace di quanta acqua necessita il tuo corpo. Anche in questo caso esistono degli escamotage per ricordarsi di bere e, soprattutto, ricorda che 9 volte su 10 si beve senza sete, bensì come abitudine costruita nel tempo!



Se in questo periodo stai soffrendo di mal di schiena e vuoi metterti alla prova metti in pratica questi tre consigli molto semplici ogni giorno e poi, se ti va, dopo 21 giorni fammi saper com’è andata scrivendomi al mio indirizzo E-mail: alessandrospalvieri@hotmail.com


“E se il mal di schiena non mi passa?”


Questo video è per te ed è da mettere in pratica ogni sera prima di coricarti.

Bastano solo 10 minuti, ogni sera. Buona visione!


Il mio intento è quello di divulgare informazioni che possano aiutare te e gli altri a migliorare la vita. Tutto quello che scrivo lo metto in pratica ogni giorno nel privato e nello studio con i miei pazienti.

Se hai domande per me puoi scrivermi nella sezione CONTATTI in fondo alla homepage.

Lì troverai anche i miei recapiti qualora volessi raggiungermi in uno dei miei studi.

Ti è piaciuto questo articolo? Fammelo sapere e aiutami a condividere con gli altri questi preziosi consigli e spunti di riflessione cliccando sul social che preferisci in fondo a questa pagina.

A presto mio caro lettore.

Alessandro Spalvieri.




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